Orata: tecniche di pesca a fondo e spot ideali

Con i suoi lineamenti dorati, affascinante combattente e dalle carni prelibate, l’orata è la regina indiscussa dei periodi caldi: la preda più ricercata dei pescatori del mediterraneo nel sottocosta!

Quali sono gli spot giusti per catturare l'orata a fondo?

Vediamo nel dettaglio anche quali sono le abitudini alimentari di questo sparide

L’orata essendo un pesce grufolatore, tende a cibarsi sul fondo alla ricerca di granchi, cefalopodi, anellidi come arenicola e bibi o molluschi come cozze, cannolicchi e vongole. Sulla base di queste abitudini alimentari, possiamo individuare gli spot giusti per insidiarla!

  • Le spiagge: spot caratterizzati da secche e canaloni, sono il luogo ideale per ricercare l’orata, in questi luoghi essa si ciba di cannolicchi ed anellidi, tende e pascolare a ridosso di scalini sabbiosi o all’interno di canali creati dal moto marino. Individuare pertanto queste caratteristiche prima di posizionare le canne può rivelarsi l’arma vincente per portare a termine una buona battuta di pesca.
  • Le scogliere: ambienti difficilmente accessibili in alcune zone e con un’elevata difficoltà di pesca, ma dal grande potenziale! In questi spot dove la profondità può variare sin dai primi metri dalla scogliera dai 5 agli oltre 30mt, caratterizzati prevalentemente da fondo roccioso o misto a sabbia, l’orata si ciba di molluschi come cozze, sconcigli, patelle ed altre specie marine come cefalopodi, granchi, paguri ed oloturie. Insomma un ambiente ricco di risorse.
  • I porti: quest’ultimi sono alla portata di tutti, basta una banchina, un piccolo tripode e voglia di pescare! Molto spesso a due passi dai centri urbani, questi spot possono portare oltre che a catture frequenti anche dei bei record personali. L’orata difatti frequenta questi spot, cui profondità può variare dai 5 ai 15mt e dove può cibarsi di cozze che vanno a crearsi sotto le banchine, pontili o cordame abbandonato.

PAF e Rock Fishing: la pesca a fondo dedicata all'orata

Uno dei punti salienti di questo articolo: come catturare l’orata a fondo!
La pesca dell’orata a fondo non ha bisogno di particolari accorgimenti, difatti le montature non necessitano di particolari e raffinate parature. Come abbiamo già appreso in precedenza, l’orata va insidiata per la maggiore nei periodi caldi dell’anno e con il mare tendenzialmente calmo, le migliori catture infatti si ottengono con le condizioni metereologiche di alta pressione.

Veniamo al dunque, partendo dall’attrezzatura andremo ad utilizzare canne con vette sensibili e con un casting max di 120gr, ma che in alcuni casi come per la pesca in porto e viste le correnti si può salire tranquillamente ad attrezzi con casting di 180gr. La scelta della tipologia di canna da pesca è puramente soggettiva, è possibile utilizzare pertanto sia le canne ad innesti che quelle telescopiche.

I mulinelli da pesca solitamente con bobine match e dalle dimensioni contenute, vengono caricati di nylon che può andare dallo 0.18mm allo 0.23mm con un’aggiunta di spezzone di shock leader di 15mt che andrà a sostenere tutto il carico della paratura in fase di lancio.

N.B: nel caso di pesca da scogliera, andremo a caricare i mulinelli con del nylon che vanno anche oltre lo 0.30mm, poiché la distanza di lancio non è una fondamentale per la buona riuscita della pescata e perché vista la conformazione del fondale abbiamo bisogno di diametri sostenuti per combattere anche i possibili sfregamenti con le rocce.

Uno dei travi più semplice da utilizzare per la pesca all’orata, è l’utilizzo di un minitrave, solitamente realizzato in acciaio inox, quest’attrezzo presenta un occhiello per collegarlo alla lenza madre, un moschettone per applicare il piombo ed una girella rolling per inserire il nostro bracciolo. Quest’ultimo realizzato in Fluorocarbon e lungo dal 1,5mt fino ai 2,00mt.
Il diametro del terminale va scelto in base ad alcune varianti come, trasparenza dell’acqua e possibili corpi morti sul fondale.
L’amo che può essere sia a beck che circle, va scelto in base alle dimensioni delle esche, tenendo però in considerazione  che l’orata ha un apparato dentale molto potente, per cui utilizzate ami a filo robusto!

Un'altra montatura semplice che andremo a vedere in questo articolo è con il piombo scorrevole.

Anche questa di facile realizzazione. Andremo ad inserire sulla lenza madre un piombo forato scorrevole, a seguire una perlina salvanodo e  poi una girella rolling dove andremo ad applicare il nostro terminale in fluorocarbon seguendo gli standard di quanto detto per il precedente montaggio (vedi minitrave).

Questi due montaggi possono essere utilizzati sia in porto che dalla spiaggia, andiamo a vedere come effettuare un terminale dalla scogliera.

Dalla scogliera la storia è un pò diversa, data la conformazione del fondale, difficilmente porteremo a casa tutti i piombi, per cui nel montaggio entra in campo il discorso del “piombo a perdere”. Realizziamo quindi un trave dal diametro sostenuto che va dallo 0.30mm fino allo 0.50mm lungo dal 1,00mt fino ai 2,00mt dove andremo a collegare il nostro bracciolo di terminale in fluorocarbon all’altezza prestabilita sul trave realizzato pocanzi.

Ti stai chiedendo in che modo andiamo ad applicare il bracciolo al trave? Esistono vari metodi, uno è quello di inserire sul trave principale una girella a T, l’altro è l’incollaggio di perline in vetro con al centro una perlina a 2 vie, l’altro invece è realizzare un'asola su trave.

Realizzato quindi il trave madre con il bracciolo, all’estremità andremo ad inserire una girella ed uno spezzone di filo dal carico di rottura basso, dove applicheremo il nostro “piombo a perdere”, questo accorgimento ci permetterà dunque in fase di incaglio di recuperare tutta la paratura ed in fase di combattimento un agevolazione nel recupero della preda. Un consiglio extra è quello di utilizzare come piombo il temolino, questo difatti essendo con una parte galleggiante va ad alzarsi dal fondo riducendo il rischio di incaglio.

Per qualsiasi altra informazione, lo Staff di Mare & Cielo è a vostra disposizione. Non vi resta quindi che andare a pesca, buon divertimento!

Alessio De Santis.

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