Armi usate: tutto quello che c’è da sapere sulle armi di seconda mano

Molti sono coloro i quali ricevono in eredità un’arma usata da un parente della quale vogliono disfarsi. Altrettanti, poi, sono coloro i quali dopo aver provato, capiscono che la caccia o il tiro non fanno per loro. Senza tralasciare, infine, i tanti che decidono di cambiare arma per provare altri modelli. Di fatto, tutte queste situazioni finiscono per ingrossare il mercato delle armi usate. Sempre più spesso, infatti, si assiste alla cessione di armi tra privati attraverso canali che vanno dal semplice passaparola a veri e propri mercatini delle armi usate. Oggi vedremo come può essere effettuata la vendita di armi usate e quali moduli sono necessari.

Armi usate: perché acquistare un’arma non nuova

Il mercato delle armi usate è estremamente fiorente. La vendita di armi usate, a patto di saper scegliere prodotti in buone condizioni, può rivelarsi molto vantaggiosa, sia per chi è alle prime armi sia per chi invece vuole arricchire la propria collezione. Allo stesso tempo, però, è necessario conoscere le normative per la cessione di armi usate, così da non incorrere in reati.

In particolare, per la vendita di un’arma usata il cedente deve necessariamente scrivere di proprio pugno, dietro una fotocopia della denuncia di possesso dell’arma, la volontà di cedere l’arma (di cui occorre indicare tutti gli estremi, come la matricola) a un’altra persona (di cui si indicano tutti i dati anagrafici). Successivamente, l’acquirente - che deve essere in possesso del nulla osta per l’acquisto di armi rilasciato dalla Questura - deve denunciare entro 72 ore la detenzione dell’arma presso gli uffici preposti. Una volta espletate le formalità di rito, diventa a tutti gli effetti responsabile dell’arma. Analogamente, anche il venditore deve recarsi presso gli uffici per denunciare la dismissione dell’arma.

Nel caso di cessione fra privati, è possibile utilizzare anche l’apposito modulo di cessione armi fra privati, con cui si indicano le medesime informazioni della dichiarazione autografa. L’acquirente dovrà comunque consegnare agli uffici competenti, entro 72 ore dall’avvenuta cessione, l’acquisto dell’arma. Come riportato nelle avvertenze della Polizia di Stato, il cedente dovrà sempre accertarsi di consegnare l’arma a un acquirente che sia in possesso dei titoli necessari all’acquisto.

Prima di arrivare alla compravendita di un’arma usata, comunque, è indispensabile valutare la bontà dell’arma usata. Se vi siete rivolti a una persona di vostra fiducia, oppure all’armeria dalla quale vi rifornite abitualmente, potreste anche soprassedere a controlli approfonditi. In tutti gli altri casi, è sempre bene verificare ogni aspetto dell’arma che vi apprestate ad acquistare, tanto per evitare di andare incontro a qualche brutta sorpresa. 

Come valutare un’arma usata da caccia

arma usata

La scelta di un’arma usata può rivelarsi una scelta vincente per quanti non vogliono spendere un capitale per dedicarsi alla caccia. Un occhio attento, capace di valutare lo stato di usura dell’arma stessa, può garantire armi efficienti a prezzi più contenuti rispetto a un’arma nuova. Come detto, però, questa valutazione è possibile solo a un occhio capace di cogliere anche la più piccola incertezza. Cerchiamo di capire, dunque, che cosa valutare durante l’acquisto di un’arma usata.

Perché quell’arma usata è in vendita

Un buon modo per valutare lo stato di un’arma usata è di indagare sulle ragioni per le quali essa è in vendita. Queste, infatti, possono essere le più disparate: dalla volontà del precedente proprietario di acquistare una novità di mercato, alla decisione di abbandonare l’attività venatoria. In ogni caso, grazie a questa piccola ricerca, potrete scoprire se l’arma ha avuto un unico proprietario o se, in passato, è già stata oggetto di una compravendita di armi fra privati. Per indagare ancora più approfonditamente, potrete rivolgere al venditore alcune domande rivelatrici:

  • quando e dove è stata acquistato l’arma?
  • l’arma è stato oggetto di riparazioni? di che natura?
  • l’arma è stato oggetto di modifiche? di che natura?
  • l’arma ha mai presentato problemi? che cosa è stato fatto a riguardo?
  • accessori, manualistica, documenti originali sono disponibili?

Chiaramente, attraverso questo tipo di informazioni vi potrete fare un’idea sulle condizioni generali dell’arma usata. Questo, però, non può sostituire un’ispezione visiva della stessa.

Ispezione esterna dell’arma usata

Evidentemente, l’ispezione di un’arma usata può rivelare molto più di quanto detto dal proprietario. Per questo, prima di acquistare un’arma usata, è molto importante dedicare qualche decina di minuti all’osservazione dell’arma stessa. Questo è il momento giusto anche per verificare eventuali modifiche sull’arma, che possono impattare anche di molto sul valore dell’articolo.

Escludendo modifiche, per prima cosa si può rivolgere l’attenzione sull’aspetto dell’arma: le condizioni del legno del calcio, per esempio, ma anche la finitura delle parti metalliche sono rivelatrici rispetto all’usura dell’arma usata. È buona norma ispezionare esternamente la canna, verificando la perfetta brunitura su tutta la sua lunghezza. Anche lo stato degli spigoli, eventualmente smussati dall’utilizzo prolungato, possono raccontare quante cartucce ha sparato l’arma. Un altro segno rivelatore dello stato di usura sono le eventuali ammaccature sulle parti: queste possono rivelare un utilizzo intenso e non sempre attento.

Attenzione però: un fucile tenuto in maniera impeccabile potrebbe aver comunque sparato migliaia di volte. Per questa ragione la sola ispezione esterna non è sufficiente a rivelare lo stato di usura dell’arma. Per avere un quadro più preciso, infatti, è necessario effettuare anche un’ispezione interna della canna e delle meccaniche.

Ispezione della canna di un’arma usata

Quando si parla di armi usate, tendenzialmente, si parla di armi da caccia e, quindi, di fucili. Limitandoci a questi, l’ispezione delle canne rappresenta un passaggio fondamentale per la valutazione complessiva dell’arma.

Come sanno i più esperti, infatti, sono proprio le canne a determinare le qualità balistiche di un fucile da caccia. Pertanto, quando si effettua l’analisi, concentriamo l’attenzione sull’ispezione delle canne: in primo luogo, verifichiamo l’assenza di corrosione profonda, che può determinare anche situazioni di pericolo. Spesso, sono gli stessi sali contenuti negli inneschi a provocare la presenza di ruggine sulla parte interna delle canne. Per essere certi che l’arma non ne sia affetta, è necessario prima procedere alla pulizia dell’arma e, successivamente, a visionare l’interno della canna. A questo scopo, occorre posizionare la canna verso un luce non troppo forte e andare “a caccia” di eventuali macchie scure. Se dovesse essere individuata qualche macchia, si può effettuare una nuova e più intensa pulizia, così da assicurarsi che non si tratti di sporco residuo.

Per lo stesso motivo, prestiamo attenzione a eventuali rigonfiamenti o ammaccature, che possono essere motivo di incidenti. L’ispezione della canna di un’arma usata è anche un buon momento per verificare la presenza di eventuali modifiche. A questo scopo si può verificare la loro lunghezza e il peso. Per effettuare un controllo corretto, naturalmente, è necessario conoscere i valori originali di fabbrica.

Altri controlli da eseguire sulle armi usate prima dell’acquisto

acquistare armi usate

Naturalmente, fino a questo momento, non ci siamo ancora interessati ai controlli della parte meccanica di un’arma usata. Prima di concludere l’affare, infatti, è buona norma verificare il loro corretto funzionamento. Chiaramente, il miglior controllo possibile è quello sul campo: sparando qualche cartuccia e analizzando i bossoli esplosi. Se ciò non è possibile, comunque, è possibile condurre alcune analisi sulle parti dell’arma eventualmente utilizzando una lente di ingrandimento. In particolare, se si tratta di un arma semiautomatica, l’occhio dovrà soffermarsi alla ricerca di eventuali crepe sull’otturatore e sul rampone di chiusura. Se invece l’arma usata in questione è un fucile a basculante, l’occhio si dovrà soffermare sull’accoppiamento delle cerniere e dei chiavistelli, che sono le parti più sollecitate durante lo sparo.

Parte che richiede particolare attenzione nella verifica di un’arma usata è quella relativa alla sicurezza. In primo luogo lo scatto del grilletto, che deve attestarsi su una forza di circa 1,1-1,2 chilogrammi di trazione per essere in sicurezza. Inoltre, occorrerà verificare anche il corretto funzionamento della sicura, onde evitare colpi accidentali a causa di una sicura non funzionante.


Queste sono i controlli su un’arma usata, ai quali se non possono accompagnare tanti altri molto più approfonditi. Per essere certi dei vostri acquisti, comunque, vi consigliamo sempre di affidarvi a esperti del settore, come la nostra armeria online, sinonimo di qualità.

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