Spigole dalla spiaggia: scopriamo come pescarle in inverno

Nella stagione invernale le lunghe spiagge esprimono un deserto palcoscenico di persone, le giornate caratterizzate da bassa pressione atmosferica accompagnate alle mareggiate frequenti visto il periodo, rendono l'ambiente un teatro perfetto per insidiare le regine over size, quelle che quando abboccano al nostro amo ci lasciano col fiato in gola e con l'adrenalina alle stelle!

Quali sono le giuste condizioni?

Temperatura acqua, pressione atmosferica, moto ondoso e venti: condizioni che meritano una attenta considerazione.

Le basse temperature dell'acqua giocano un ruolo molto importante, al di sotto dei 15°C, spingono le spigole verso il sotto-costa tra i fondali più bassi dove le mareggiate aprono veri e propri banchetti per nutrirsi.
I venti saranno fondamentali per definire la possibilità di affrontare una “bolognesata” dalla battigia, perché non avendo nessun riparo, saremo completamente esposti a tutti i nodi in atto!
Il momento migliore è di gran lunga una bella scaduta caratterizzata da onda lunga e acqua velata, lo spot che ci occorre è una spiaggia la quale sarà accarezzata dalle onde schiumose profumate di iodio!
Individuare il canale di uscita sarà sicuramente un grande vantaggio, per l'occasione valuteremo alcuni dettagli per non avere difficoltà nel posizionarci nel punto giusto.

Ci occorreranno pochi minuti di analisi, cominciando ad osservare i comportamenti delle onde perché hanno la capacità di riportare il fondale sottostante, sicuramente dove noteremo un’onda più bassa, con molta probabilità vi è un fondale dissestato caratterizzato da una buca e di conseguenza delimitata da una secca, quindi posizionandoci in parallelo con la buca sarà senza dubbio un grande inizio!

Individuata la migliore posizione, non resta che assemblare il giusto sistema pescante, di solito la battuta di pesca è praticata in una condizione di mare in scaduta, quindi avremo una corrente abbastanza semplice da gestire.

Come impostare la montatura per la pesca alla spigola dalla spiaggia

Il galleggiante per eccellenza è di gran lunga il semi-piombato dalla forma di una pera rovesciata, la grammatura ideale considerando corrente moderata e profondità ( mt 1.70 / mt 2 ) dovrà essere un 3+1 gr, mentre il nostro terminale sarà bene congiungerlo alla lenza madre servendoci di una micro girella.
Valuteremo attentamente il colore dell'acqua per effettuare una scelta mirata sul diametro del nostro terminale il quale nelle condizioni sopraindicate dovrà aggirarsi da uno 0.10mm ad uno 0.12mm lungo all'incirca 90cm e di conseguenza assoceremo ad esso un amo del n18.

Poi concluderemo col tarare la nostra paratura con piombini del n10 (25pz) in una classica coda di topo raccogliendola in 1mt di distanza, ora la nostra lenza è pronta per essere portata in acqua, ma prima al nostro amo dovremo innescare il bigattino, oppure più bigattini! poichè in tale frangente daremo spazio al nostro estro con inneschi sempre diversi in modo tale da poter riuscire a trovare la miglior soluzione per la sessione in atto!

Una volta entrati con la nostra paratura in pesca, è bene calcolare la direzione della corrente per effettuare una pasturazione precisa, composta da gittate di 10/15 larve alternate a 30/60 secondi di intervallo.

Un altro accorgimento fondamentale ricade sul bando della lenza il quale necessita la giusta tensione tra vetta e galleggiante e per far sì che il tutto venga curato nel migliore dei modi è consigliabile l'utilizzo di una bolognese di mt 7 puntandola al di sopra delle onde....ora è quasi tutto pronto, non resta che imbattersi in una sessione dalla spiaggia con la meravigliosa tecnica a bolognese in fase di scaduta!!!


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