Pesca alla spigola: come insidiarla a bolognese da scogliera

Nella fredda stagione invernale un bolognesaro è alla ricerca di spot giusti per la pesca alla spigola, in questo articolo possiamo riscontrare che tra i più funzionali è sicuramente la pesca dalla scogliera in particolar modo se vicino ad essa ci sia una foce. Per determinare una buona battuta di pesca avremmo bisogno anche di diverse condizioni climatiche, tra le più importanti non posso non citare una bassa pressione atmosferica accompagnata anche da qualche rovescio di pioggia, poi se aggiungessimo un mare in scaduta, allora siamo nel punto giusto.

Essendo in un periodo freddo troveremo poche mangianze di minutaglia le quali non guastano per sperare in qualche spigola curiosa. Si molte volte mi è capitato, la regina può essere attratta da banchi di piccoli pesci intenti a cibarsi delle nostre larve.

Scopriamo come pescare la spigola a bolognese da scogliera

L'assetto pescante, ed il nostro amato bigattino....

Valutando lo spot a 360 gradi, moto ondoso, profondità e diverse condizioni succitate, potremmo realizzare la giusta lenza per entrare in pesca. Nella sessione in questione ho optato per una lenza abbastanza semplice, su un fondale alto circa due metri per lo più sabbioso e mare privo di correnti importanti, vado a realizzare un una lenza abbastanza leggera composta da un galleggiante di 1g tarato completamente con pallini del n°9 . Nel caso specifico mi ci sono voluti ben 16 pallini distribuiti su 150cm della nostra lenza madre, con una logica sequenza, partendo dalla micro girella vado a posizionare il primo pallino a circa 20cm da essa per poi salire a 15cm - 15cm - 10cm - 10cm - 10cm - 10cm - 10cm - 8cm - 8cm - 7cm - 7cm - 5cm - 5cm - 3cm - 3cm.

Conclusa la taratura passo ora al terminale in fluorocarbon il quale ha una lunghezza di 120cm e un diametro da 0.10mm che va a legare un amo n18. Ora il tutto e pronto per portare il nostro assetto in pesca.

L'azione è a circa 10mt dalla scogliera, su un fondale di 2mt i quali li vado a coprire tutti dando il fondo dalla girella al galleggiante, in modo tale da stentere completamente il terminale sul fondale sabbioso, ed è proprio li dove le adorate larve dovranno lavorare in concomitanza con le fumate cadenti di altre gettate in porzioni di circa 10 bigattini per volta, ad intervalli di 2/3 min per garantire una giusta pasturazione in corrente.

Spigola in canna, l'assetto giusto per la cattura a bolognese

Gli accorgimenti e la cattura ...

Dopo quattro ore di pesca senza avere una sola tocca, molte convinzioni iniziano a venire meno ,ma proprio quando tutto sembra andare storto vedo la mia antenna affondare, ferro e niente liscio completamente il colpo, tiro su la lenza e controllo le larve, sono integre e vivaci decido di rilanciare subito e accompagno il lancio con una fiondata di 5/6 larve, il tempo di entrare in pesca ed ecco che riscompare ma niente anche questa volta liscio, allora penso a qualcosa che non va nel mio assetto e la prima cosa che mi viene in mente e quella di aggiungere un pallino del n10 al centro del mio terminale in modo tale da tenere più ferma l'esca ed avere più sensibilità sulla tocca, ed ecco che questa volta sulla ferrata senti quel potente contraccolpo e da subito capisci che non scherza affatto.

Il combattimento regala sempre meravigliose sensazioni, anche quelle brutte sono belle, ad esempio pensare di poter perdere il pesce, mi provoca una forte adrenalina la quale mi accompagna fino alla guadinatura per poi scaricarsi quando afferro la spigola tra le branchie, in quel momento realizzo che tutto ciò è meravigliosamente voluto da questa splendida passione che mi accompagna in ogni istante.

Racconto di una bellissima giornata di pesca in scogliera.


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