Passione Tonno Rosso: Ecco come praticare il Drifting al Tonno

Come tutti sanno, la pesca al tonno rosso è stata oggetto di diverse limitazioni, specialmente a bordo delle tonnare e a livello di pesca industriale. Il tonno rosso, infatti, è stato segnalato dal WWF come specie in via d’estinzione.

Le politiche di protezione sono state di fatto efficaci negli ultimi anni, tanto che la pesca al tonno tosso è tornata prepotentemente alla ribalta, con un ottimo seguito di appassionati.

Il drifting al tonno rosso è decisamente lo sport ideale per la cattura di questo gigante del mare, una tecnica difficile e che richiede un’attrezzatura adeguata, soprattutto per via delle dimensioni importanti della nostra preda.

La pesca al drifting è ideale per tutto il pescato di grossa pezzatura, come anche i pesci spada, i pesci volpe, ventresche; certamente il tonno rosso, per via della prelibatezza delle sue carni, è la preda più ambita nella pesca al drifting. Conosciamolo da vicino.

TONNO ROSSO E LIMITAZIONI, ECCO COME FUNZIONA LA PESCA AL TONNO ROSSO

Il tonno rosso è una delle specie più grandi del mare, si trova spesso nel Mediterraneo, nel Tirreno e nell’Artico. La sua stazza nel Mediterraneo e nel Tirreno si aggira tra i 50 e i 100 chilogrammi, ma arrivati nell’Artico, possiamo trovare tonni rossi che pesano anche diversi quintali … dei veri e propri giganti del mare!

Una volta il Mar Mediterraneo era l’habitat prediletto dai tonni rossi, ma a causa della pesca intensiva questa specie è andata sempre più scomparendo, al punto tale che sono state attuate severe restrizioni per la pesca del tonno rosso nel Mediterraneo.

In particolare, bisogna considerare che in questa zona, la pesca al tonno rosso apre il 16 giugno per concludersi il 14 ottobre, con entrambe le date estreme incluse. Ogni Paese ha poi di volta in volta una propria quota tonno, e che nel caso dell’Italia questa viene divisa tra i vari sistemi. Nel momento in cui la quota massima assegnata per Paese viene raggiunta, non è più possibile praticare tecniche di pesca se non con catch and release. La pesca al tonno va autorizzata, gratuitamente, dalla propria Capitaneria di Porto, previa comunicazione del nome della propria barca. Inoltre, il tonno rosso pescato deve pesare almeno 30 chilogrammi, o essere di almeno 115 centimetri, diversamente va rilasciato.

La pesca al drifting è quella che garantisce al pescatore la più alta probabilità di pescare il tonno rosso, per questo motivo è sempre più diffusa.

PESCA AL DRIFTING DEL TONNO ROSSO: DA SEDIA O STAND UP?

Le principali tecniche per la pesca al drifting del tonno rosso sono le seguenti:

  • pesca al drifting con combattimento da sedia (o da seduti)
  • pesca al drifting con combattimento all’in piedi (o stand up)

La tecnica di pesca al drifting da sedia è senz’altro la più utilizzata e quella maggiormente identificativa della tecnica stessa del drifing. La pesca al drifting da seduti richiede due oggetti fondamentali: la sedia da combattimento, sulla quale il pescatore andrà a posizionarsi durante la ferrata, e la canna da pesca al drifting per il combattimento da seduto.

Questa tecnica è spesso preferita perché per pesci della stazza del tonno rosso il combattimento può durare anche diverse ore.

Come funziona la pesca al drifting da seduti? Nel momento in cui avviene la ferrata, il pescatore si posiziona sulla sedia da combattimento, si aggancia a essa e infila la canna da pesca da drifting nell’apposito bicchiere posizionato sempre sulla sedia, tra le sue gambe. In questo modo gran parte della fatica viene ammortizzata dalla ‘struttura’ della sedia, la quale deve essere molto solida e ben installata sull’imbarcazione. La canna da pesca da drifting, oltre a essere inserita nel bicchiere, è anche agganciata al giubbotto da combattimento del pesatore.

La canna da pesca al drifting da seduti è una lunga canna da sedia di misura compresa tra i 2.20 metri e i 2.50 metri, in carbonio, resistente e leggera. Grazie a questa lunga leva e al punto di ancoraggio offerto dalla sedia da combattimento, e grazie anche all’aiuto del giubbotto, è possibile ridurre notevolmente la fatica del combattimento con il tonno rosso, perché pescatore, sedia e giubbotto diventano un tutt’uno, aumentando la resistenza.

La pesca al drifting può essere però praticata anche all’in piedi, con le canne da pesca stand up, specifiche per la pesca al drifting. La pesca al drifting all’in piedi sicuramente richiede una preparazione fisica, che può essere ben supportata dall’ausilio, ad esempio, di una pancera da combattimento e di un renale, così da assicurare al pescatore canna da pesca e mulinello. I modelli di pancere e renali ideali sono impostati verso il basso, per permettere al pescatore di aiutarsi anche con le gambe durante l’azione di pompaggio.

PESCA AL DRIFTING, UNO SGUARDO ALL’ATTREZZATURA

Per una buona attrezzatura per la pesca al drifting, specialmente se ci rivolgiamo al robusto e resistente tonno rosso che potrà darci filo da torcere durante il combattimento, è molto importante la scelta del mulinello. Il mulinello per la pesca al drifting deve essere molto resistente alla salsedine, avere un corpo robusto, ma soprattutto almeno 600/700 mt di bobina. 

Durante il combattimento, infatti, il tonno rosso è capace di tirar via anche 300/400 mt di lenza già alla prima fuga, che può essere molto violenta.

In questo caso, onde evitare di indurire la frizione, bisognerà allentarla gradualmente, invece di tirarla subito a sé come sarebbe istintivo fare.

I mulinelli ideali per la pesca al drifting sono in ogni caso quelli a doppia frizione o a doppia velocità.

Il mulinello può essere caricato con dacron, o microfibra, di colore quanto più possibile neutrale o mimetizzabile con il fondale. Il nylon che meglio si nasconde in acqua è di colore verde o rosso.

I terminali ideali per la pesca al drifting sono in fluorocarbon, perché morbidi e resistenti, invece per quanto riguarda gli ami da pesca per il drifting devono essere tali da garantire un’elevata penetrazione nel tonno rosso, come ad esempio i circle hooks.

PESCA AL DRIFTING DEL TONNO ROSSO, COME FARE UNA BUONA PASTURA

La pasturazione è un’ottima alleata della pesca al drifting del tonno rosso. La pastura, infatti, deve essere realizzata in maniera tale da lasciare una lunga scia capace di attirare i pesci anche a molta distanza.

La pastura per la pesca al drifting del tonno rosso deve essere realizzata con le sarde, per metà spezzettate e per metà intere, in modo tale da non dare mai modo al tonno rosso di risalire completamente la scia lasciata dalla pastura.

Rispetto ai quantitativi, consideriamo che circa 10 kg di sarde devono riuscire a bastare circa 4 ore di battuta di pesca e che la frequenza va regolata molto attentamente, per evitare di creare punti di eccessiva concentrazione ed alterare la scia.

Commenti ()

Product added to compare.