PESCA ESTIVA, COSE DA SAPERE PER PESCARE IL CEFALO ALLA BOLOGNESE

Arriva l’estate e con lei una grande icona della pesca estiva: il cefalo! Praticare la pesca al cefalo alla bolognese, è un rituale che appassiona tutti gli amanti della pesca di stagione. Il caldo e la bella stagione creano infatti i livelli perfetti per la pesca al cefalo.

Tra le abitudini del cefalo, infatti, c’è quello di risalire con il bel tempo i corsi d'acqua dolce che, con il favore della marea montante, si trovano in estate a livelli idrici ottimali. Il cefalo in questa stagione può infatti inoltrarsi anche per diversi chilometri. Ma conosciamo da vicino il cefalo e come si comporta questo particolare appartenente alla famiglia delle Mugilidae, che appassiona tanti pescatori per la vivacità del suo combattimento.

PESCA AL CEFALO ALLA BOLOGNESE, SCOPRIAMO DI PIÙ SU QUESTA SPECIE

Il cefalo è detto anche volpina o muggine, quando ci riferiamo a quello conosciuto come cefalo comune. Esistono diverse varietà di cefalo, quello più pregiato è sicuramente il cefalo dorato detto “liza dorato” o “Gargia d’oro”. Le specie di cefalo più pescate con la pesca alla bolognese sono sicuramente il cefalo comune (Mugil cephalus) oppure il cefalo bosega (Chelon labrosus). Pur assomigliando a tutte le altre specie di cefali, il cefalo bosega presenta un corpo più tozzo ed un apparato boccale molto calloso e duro. Il colorito del cefalo varia, in ogni caso, in base all’habitat.

Il cefalo è la preda ideale per la pesca estiva, soprattutto con la pesca alla bolognese, giacché gli esemplari di cefalo più corpulenti e prelibati sono a caccia di cibi proteici proprio quando le acque sono tiepide e mediamente profonde, come accade in estate nei porti. In estate e con la pesca alla bolognese si avrà sicuramente la possibilità di pescare un cefalo di grossa taglia, da primato!

Il cefalo è un pesce scaltro e anche molto diffidente, ma che con la tecnica della pesca alla bolognese può essere catturato anche con grande divertimento!

LA PESCA ALLA BOLOGNESE PER INSIDIARE I CEFALI, UNA TECNICA DIVERTENTE E DINAMICA

La pesca alla bolognese è una delle tecniche di pesca più dinamiche per insidiare i cefali durante l’estate. La pesca del cefalo alla bolognese richiede canne da pesca alla bolognese medio-rigide, che siano veloci nella ferrata e che allo stesso tempo permettano di effettuare un’azione morbida da 5 a 7 metri di distanza.

La canna da pesca alla bolognese dovrebbe permettere, nella pesca al cefalo, di sviluppare un’azione dolce in la cui curva tocca non solo la vetta e il sotto-vetta, bensì il terzo e il quarto pezzo. Le canne per la pesca alla bolognese reggono perfettamente terminali dello 0,08/0,10 e grammature leggere da 1/1,5 grammi.

I mulinelli ideali per la pesca al cefalo alla bolognese sono da 2500/3000 a frizione anteriore, che permette di essere regolata con almeno 60 posizioni, a differenza delle frizioni posteriori, che hanno un limite di 15 posizioni. Le frizioni anteriori saranno usate, nella pesca al cefalo alla bolognese, con almeno 5 cuscinetti a sfera.

I mulinelli 2500 sono concepiti ingegneristicamente per contenere più filo e, al tempo stesso, per permetterne una maggiore fuoriuscita in caso di necessità. Questo aspetto, nella pesca al cefalo che è un animale combattivo, è un grande vantaggio.

Abbiamo quindi visto quali sono le attrezzature ideali per la pesca al cefalo, ma non è tutto.

È importante che il nylon non sia eccessivamente sottile, si consiglia di scendere allo 0.12 solo in caso di acque particolarmente trasparenti. È fondamentale anche scegliere i galleggianti, che devono avere una forma affusolata con un corpo che si allarga man mano che si scende verso la deriva. Questa forma serve per dare maggiore stabilità al segnalatore. Il cefalo ha un modo di mangiare molto particolare, va a “spelluzzicare” e a sbocconcellare l'esca, quindi difficilmente vedremo il galleggiante avere delle affondate precise. Per questo motivo si può pensare di dare maggiore sensibilità al galleggiante completando l’attrezzatura con un’antenna di tipo insert.

Infine, per la pesca del cefalo alla bolognese, bisogna conoscere le giuste tecniche di pasturazione.

LA PASTURA PER IL CEFALO NELLA PESCA ALLA BOLOGNESE

Il cefalo è un pesce molto sensibile alla pastura, ma, soprattutto in estate, non conviene utilizzarla per tempi troppo lunghi.

Per realizzare una pastura efficace per il cefalo nella pesca alla bolognese è preferibile plasmare con le mani una pallina semidura e di rapido disfacimento. Il fatto che lasci delle tracce in giro aiuterà ad attrarre il diffidente cefalo all’esca. Al cefalo piacciono i sapori forti e le pasture ideali sono quelle aromatizzate al formaggio e all'aglio, con sarde e sale. Con queste pasture la pesca al cefalo alla bolognese è assicurata! Unica cosa a cui prestare molta attenzione è che la pastura per il cefalo sia bianca come la farina, il colore è molto importante agli occhi di questa preda.

La pastura nella pesca alla bolognese dovrà essere costante e ripetuta ad ogni ferrata; sia che il cefalo abbia abboccato, sia che ci abbia lasciato solo il naso, occorre ripetere la pastura ad ogni azione, per avere una bella folla di pesci affamati. Non di rado infatti capita, durante alla pesca alla bolognese, che “un cefalo tirii l’altro”!

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