Pesca al sarago: Tecniche, Trucchi e Segreti

La pesca al sarago è uno sport molto diffuso in tutti i mari italiani, nel Mediterraneo e nel Tirreno, nelle isole di Sardegna e Sicilia. È inoltre uno sport versatile, in quanto può essere praticata con diverse tecniche, con tanti e diversi scenari e possibilità. Ma scopriamo innanzitutto le caratteristiche del pesce sarago.

Il sarago: che pesce è e come si comporta.

Il sarago appartiene alla categoria dei pesci grufolatori. Per una efficace pesca al sarago è importante conoscere comportamenti e abitudini.

In quanto grufolatore, il sarago ama le profondità e i fondali, ma ha la caratteristica di avere un habitat molto vario.

Il sarago è molto diffuso in ambienti portuali, dove gli è più facile procacciarsi il cibo e nutrirsi delle sue prede preferite, come muscoli e pesci più piccoli, alghe e piante marine. La caratteristica principale del sarago, infatti, sono i suoi denti, otto denti superiori ed otto inferiori dalla forma quasi “umana”, grazie ai quali può triturare qualsiasi cosa, anche i molluschi con i loro gusci durissimi.

Ha un colore argenteo con striature scure sui fianchi che lo rende simile all’orata, ma ha un corpo più ovale che lo distingue da quest’ultima. Sarà molto facile pescarlo dove i fondali sono rocciosi, ma non è difficile trovarlo anche dove vi sono fondali sabbiosi o intorno alle scogliere.

Il sarago si riproduce solitamente a giugno, pertanto il periodo in cui è più abbondante è l’inizio della primavera, ma può trovarsi di frequente anche nei mesi invernali e più freddi. Il momento più propizio per la pesca al sarago è proprio quando andrà alla ricerca di cibo, quindi al calar del sole o all’alba.

Ma vediamo ora con quali tecniche si può praticare la pesca al sarago.

Pescare il sarago: ecco le diverse tecniche.

Per la pesca al sarago esistono diverse tecniche che combinano diverse possibilità.

Pesca al sarago a fondo (o surfcasting)

Per la cattura del sarago la pesca a fondo o surfcasting è una delle tecniche più diffuse, proprio perché il sarago è un pesce che mangia quasi sempre a fondo, pertanto è inutile tentare di insidiarlo o catturarlo a mezz’acqua. Per pescare il sarago a fondo avremo bisogno di una canna da pesca molto resistente e non più lunga di 4 metri: deve poter lanciare almeno da 60 a 100 gr di peso.

Importante anche la resistenza del monofilo nel mulinello, per esempio un bel 0,40 montando il piombo ed una girella con perlina salva nodo e poi collegando un finale di almeno 80 – 90 cm dello 0,25 con amo del 5 o 6.

Pesca al sarago a bolentino

Nel caso di pesca al sarago a bolentino, cioè praticata dalla barca a motore fermo, si necessita di una canna da pesca piuttosto corta, con mulinelli piccoli e galleggianti molto sensibili. La cosa a cui prestare maggiore attenzione sarà la piombatura da scegliere, nel caso in cui ci si trovi in correnti più o meno tranquille e di diversa profondità.

Pesca al sarago da scogliera

Per pescare il sarago dalle scogliere abbiamo due possibilità, la pesca a canna fissa oppure la pesca alla bolognese.

  • Pesca al pesce sarago con canna fissa

Il sarago pescato con canna fissa richiede delle esche abbastanza grandi, è importante calibrare il giusto amo, filo e piombatura di conseguenza.

Per lo stesso motivo, nella pesca al sargo con canna fissa è sconsigliato il bigattino come esca all'amo, perché avrebbe difficoltà di innesto con gli ami troppo grandi, dalla misura di 6 a salire.

  • Pesca al sarago alla bolognese

Un’ altra tecnica utilizzata per il sarago è quella della pesca alla bolognese dagli scogli. Normalmente per la pesca al sarago alla bolognese si utilizzano canne bolognesi ovvero canne da pesca molto rigide e di lunghezza che varia dai 5 mt ai 7 mt.

La montatura più utilizzata è la spallinata equidistante, lasciando almeno 40 cm di finale senza piombi, con un amo del 16 o 18.

In questo caso possiamo usare i bigattini e per la pasturazione possiamo utilizzare degli sfarinacei.

Un’ altra esca amatissima dal sarago è sicuramente la cozza! In questo caso monteremo un amo più grande e bisognerà fare attenzione alla scelta del monofilo, optando per una misura 0,16 nel mulinello ed uno 0,14 o 0,12 come finale.

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